sabato 25 febbraio 2012

Conosciamo il personaggio della Settimana: Domenico Calabrò

Domenico Calabrò, classe '90, è attualmente uno dei piloni della difesa dell'Africo. Non parliamo della squadra che finora ha disputato un pessimo campionato di prima categoria, bensì di quel nucleo di giovani che ancora una volta si è stretto attorno all'orgoglio del paese per cercare di guadagnarsi la salvezza. Calabrò non è africese ma condivide la causa di questa maglia da diversi anni. E' un pilone ma non è uno stangone. Magro e in forma, Domenico Calabrò fa dell'agilità e dell'intuito le sue armi migliori, facendosi apprezzare anche in un contesto che dall'inizio dell'anno ha occupato la parte bassa della classifica. Prima di tutto è un uomo di gruppo, con capacità d'amalgama e spirito alla D'Artagnan: uno per tutti, tutti per uno. Dal punto di vista tattico non c'è che dire, è una pedina versatile. Calabrò nasce come terzino destro o sinistro, o almeno queste credeva che fossero le sue attitudini. Inizia a giocare a Reggio Calabria e dintorni, perché è in riva allo stretto che guardiamo per la sua provenienza. Di lui si dice possa giocare tranquillamente nel ruolo di esterno, gravitando sulla rapidità e la facile uscita palla al piede, capace di scartare l'avversario in velocità per poi cedere la manovra al miglior offerente tattico. Nell'Africo non osa adottare questo tipo di iniziativa perché cosciente che l'apporto da dare alla compagine è tutt'altro. Pensa sia il caso di attenersi alle precipue disposizioni del ruolo, sempre in coordinazione con l'altro centrale e con l'occhio vigile verso l'avversario. Eh sì, ad Africo si esprime nella parte centrale della difesa. Ricoprendo questo ruolo per esigenza si è poi scoperto capace. La stampa locale ritiene che si cimenti molto bene ma purtroppo l'Africo in toto non è riuscito a beneficiarne prima di ora. Anche qui conta molto la sua rapidità e, quando serve, vi abbina un riuscito dribbling. Ha militato nel Reggiosud, nell’Omega Bagaladi e nel Rosarno. Si tratta di tre esperienze diverse.  Nel 2007/08 mister Verbaro, già suo allenatore nella Scuola Calcio Francesco Cozza,  lo lancia attraverso lo scacchiere del  Reggiosud mentre nel 2008/’09 transita nell’Omega Bagaladi, dove colleziona tutte le presenze tra Coppa Italia e campionato. Soprattutto quello è stato un importante salto di categoria, giungendo in l’eccellenza. Non è finita qui perché a dicembre di quell’anno è andato a Rosarno, nella juniores nazionale, e poi in aggregamento alla prima squadra nell’annata 2009/10. Nell’Africo, nella categoria promozione, ha sempre firmato la sua presenza e anche siglato due reti, di cui una da ex al Reggiosud. La parentesi di questi ultimi anni di militanza ad Africo è stata l’Interpiana, con allenatori Rotondo e Tortelli.