Questa settimana premiamo fedeltà e pervicacia
personificate in un giocatore pescato dietro le quinte del calcio locale. Le
prime qualità elencate formano il binomio che si addice a Pasquale Gerace,
attuale difensore della Bianchese, altra formazione della cittadina della
Locride che milita con grande orgoglio nel campionato di seconda categoria. Per
qualche tempo la Bianchese di Gerace è stata imbattuta, infatti c’è voluto il
girone di ritorno inoltrato per annotare la prima e unica caduta della
formazione che vanta indiscutibilmente il miglior attacco oltre alla seconda
miglior difesa. E qui spiccano le altre doti del personaggio della settimana,
oggi trentaquattrenne, Pasquale Gerace. Le sue qualità tecniche si abbinano
alla passione, per il gioco e per la maglia. Gioca in maniera naturale da
terzino sinistro, diviene con facilità quarto di centrocampo, partecipa in
maniera attiva alla creazione del gioco partita e la sua posizione non risulta
mai occupata passivamente. Il carattere abbastanza estroverso influisce
positivamente nel suo rapporto con il gruppo e con lo scacchiere schierato ma,
soprattutto, lo avvantaggia nella critica dell’andamento. Lui e i suoi compagni
costituiscono il passato della formazione che oggi milita in prima categoria e
di cui andremo a menzionare qualche gara. Entrando in maniera peculiare nel
personaggio, Gerace dicevamo essere premiato quest’oggi per la caparbia fisica
e mentale dimostrata nell’arco della sua carriera in ordine al rapporto con gli
infortuni. Soprattutto uno lo ha messo davvero alla prova e lui ha superato
ogni difficoltà tornando a giocare. Parliamo dell’incidente che lo ha costretto
a qualche giorno di coma. La sua cosiddetta “bestia nera” si chiama San Fili,
squadra affrontata più volte ma con la quale il destino gli ha sempre riservato
qualche scherzetto. Il primo, il peggiore, è quello verificatosi durante uno
scontro di gioco che per Pasquale ha significato la perdita dei sensi e il
successivo stato comatoso. Saltando in coppia, il mento del suo avversario si è
incontrato con la sua testa. Quell’anno Pasquale ha dovuto sottoporsi alla
ricostruzione di una porzione di cute mentre, sul campo, il San Fili vinceva il
campionato a discapito del Bianco. L’anno dopo, lo spettro del San Fili ritorna
in un nuovo match che a Pasquale Gerace costa la rottura del braccio, diagnosticata
solo a fine partita. Non c’è due senza tre e quindi la sua squadra andrà anche
a perdere i play off davanti al nemico San Fili. La sua esperienza però è lunga
numerosi campionati, dalle giovanili alla prima squadra ma sempre con la maglia
del suo paese. Con Silvio Frascà, attuale tecnico della Bovalinese, in qualità
di allenatore e giocatore vince il campionato di seconda categoria. Il calcio
per Gerace è tanto ma non è tutto. Tra le passioni spiccano il suo lavoro
presso il supermercato di proprietà, le macchine e il suo soprannome:
Zambrotta!